Filtro a carbone attivo
Negli ultimi anni i filtri a carboni attivi si sono rivelati dei veri e propri "tuttofare". Sia nella tenda da coltivazione come neutralizzatore di odori, sia nel filtro della sigaretta o nell'adattatore a carbone attivo del bong. Grazie alla speciale superficie, il carbone attivo trattiene una quantità di inquinanti notevolmente superiore a quella dei normali filtri per sigarette, di cartone o di carta. Ciò significa che il fumo è meno dannoso per i polmoni e i denti non ne risentono più di tanto. Inoltre, il filtro a carboni attivi raffredda il fumo e lo rende più delicato per i polmoni. Inoltre, il filtro a carboni attivi migliora il sapore delle erbe e del tabacco, in quanto filtra le sostanze che alterano il gusto.
Origine e dimensioni
In origine, i filtri a carbone attivo provengono dalle note pipe da tabacco. In questo caso, vengono utilizzati come filtri di inserimento tra il bocchino e la ciotola. Con il tempo, però, sono stati scoperti anche filtri a carbone attivo per l'autoavvolgimento e da allora godono di grande popolarità. Poiché provengono dai tubi, hanno naturalmente dimensioni maggiori rispetto agli altri filtri roll-in. Quindi le sigarette e gli altri filtri roll-in risultano un po' più grandi del solito. Ma anche in questo caso è stata sviluppata una seconda soluzione/possibilità per tutti coloro che amano arrotolare le dimensioni normali: Filtri sottili a carboni attivi. Quindi tutte le dimensioni sono aperte a voi!
Filtrazione e utilizzo
Il carbone attivo ha una superficie più ampia rispetto ad altri materiali filtranti, per cui vengono filtrati più inquinanti come condensa e catrame. Inoltre, il carbone attivo garantisce il passaggio dei soli principi attivi e degli aromi. Di conseguenza, si percepiscono più sapore e purezza quando si fuma. Inoltre, il carbone attivo raffredda il fumo, rendendolo più delicato per i polmoni.
I grandi filtri originali a carbone attivo possono essere utilizzati anche più volte. La frequenza, ovviamente, dipende dalla vostra abitudine al fumo e al tiro. Naturalmente, il filtro perde il suo effetto ad ogni ulteriore utilizzo. In media, tuttavia, può essere utilizzato fino a quattro-sei volte prima di essere definitivamente bruciato o intasato.
Come si imposta correttamente il filtro?
Non importa quale variante di fumo si scelga, per tutti conta il corretto posizionamento: il lato in ceramica va sempre rivolto verso la brace e l'estremità in cartone, carta o plastica serve sempre come bocchino. In caso contrario, il filtro a carboni attivi potrebbe iniziare a bruciare o a fumare: un'idea poco piacevole ed efficiente.